I granulomi dentali sono un’infezione cronica dei tessuti che circondano l’apice della radice: come curarli.
A volte può capitare di “avere a che fare” con granulomi dentali senza saperlo. Proprio per questo è fondamentale capire cosa sono e come è possibile curarli.
Cosa sono i granulomi dentali
Si tratta di un’infiammazione cronica dei tessuti che circondano l’apice della radice: per questo viene chiamato anche granuloma apicale. La sua formazione porta in seguito all’azione batterica che determina l’infezione e la necrosi della polpa dentale.
Di solito i granulomi dentali non si manifestano attraverso sintomi particolari. Infatti per anni il problema può non manifestarsi in nessun modo. Per diagnosticarlo è necessario procedere con una radiografia endorale o in cui appare con la forma di semiluna o pallina grigia.
I granulomi dentali esercitano un’azione batterica che decompone il tessuto interno del dente, e in questo modo i batteri stessi raggiungono la zona apicale della radice fino ad infettare l’osso, generando così il granuloma dentale. Ti consigliamo di rivolgerti subito ad uno specialista per non correre il rischio di perdere il dente.
Come curarli
Di solito il granuloma dentale si cura soltanto con la semplice devitalizzazione del dente, o, in alternativa, ad una nuova cura canalare. Il dente deve essere riaperto per permettere la pulizia e l’otturazione dei canali, che scorrono all’interno dello stesso. Nel momento in cui non è possibile ricorrere all’apicectomia, si ricorre alla chirurgia endodontica. L’intervento consiste nell’effettuare una piccola incisione sulla gengiva del dente sottoposto al trattamento, in modo da scoprire l’apice e asportare il granuloma dentale e l’apice stesso.
Infine, nei casi più gravi o in presenza di recidive e riacutizzazione, viene richiesta un’estrazione del dente. Però è necessario sempre rivolgersi ad uno specialista per intraprendere la terapia migliore con lo scopo di porre fine al problema.